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STUDIOTRE

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SICUREZZA ALIMENTARE: FRODI ALIMENTARI SUI PRODOTTI VEGETALI

Per frode alimentare si intende la produzione ed il commercio di alimenti non conformi alle normative vigenti. Le frodi alimentari possono essere di due tipi sanitarie e commerciali.

  • Frodi sanitarie: sono le azioni compiute che rendono nocivo un alimento e costituiscono un pericolo per la salute pubblica.
  • Frodi commerciali: non vi è alterazione della qualità dell’alimento tale da renderlo nocivo, ma un illecito profitto a danno del consumatore per differenti dichiarazioni circa la quantità o la provenienza.

Negli ultimi anni è diventato sempre più importante individuare le frodi alimentari sui prodotti vegetali.

L’internazionalizzazione delle merci ha fatto sì che il numero di truffe di questo tipo si moltiplicassero: vengono venduti prodotti che hanno origini incerte come pregiati, associati a uno specifico territorio.

Per contrastare il fenomeno delle frodi si cerca di mettere a punto metodi di analisi rapidi, facili da utilizzare e affidabili. Come riferito su Scientific Reports, un programma studiato per anni dagli esperti dell’Università di Basilea, in Svizzera, basato sull’analisi del rapporto di due isotopi dell’ossigeno (O18 e O16), potrebbe avvicinare di molto l’obiettivo. Infatti, il sistema tiene conto dei dati meteorologici della zona di interesse quali temperatura, precipitazioni, umidità e della stagionalità delle piante, arrivando così a definire un profilo isotopico estremamente specifico, e basandosi solo su dati accessibili al pubblico. Una volta implementato e costantemente aggiornato per la specie oggetto di indagine può consentire di capire, con ottimi margini di affidabilità, se in un certo prodotto la pianta è presente, oppure se ne contiene un’altra, cresciuta in tutt’altra zona del mondo.

Per giungere a questo risultato, i ricercatori elvetici hanno validato il loro metodo confrontando il modello con una banca dati di oltre 150 campioni di fragole raccolti in diversi Paesi europei (soprattutto Finlandia, Germania, Gran Bretagna, Svezia più un paio di campioni provenienti dalla Spagna e dal Marocco) nella stagione del raccolto naturale, compresa tra maggio e agosto, nel corso di 11 anni, tra il 2007 e il 2017. Gli autori hanno così confermato che il modello ha un’ottima capacità predittiva. Con semplici adattamenti potrebbe essere impiegato per le più diverse piante che crescono all’aperto o comunque non in condizioni isolate dall’ambiente esterno. Il metodo, oltre a non richiedere alcuna sostanza inquinante, è anche molto economico, proprio perché basato su dati accessibili a chiunque, e per questo potrebbe essere adottato anche da Ong che lavorano per tutelare le produzioni locali.

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